Sustainable Development (HLPF), scaturita dal SDG Summit del 19-20 Settembre 2023 presso le Nazioni Unite a New York, riafferma l’urgenza di azioni continue, fondamentali e trasformative necessarie al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030, rallentato dalle crisi pandemiche e geopolitiche degli ultimi tre anni.
L’obiettivo è quello di ridurre tutto ciò che può causare insostenibilità e, allo stesso tempo, aumentare il contrasto alla fragilità, meglio definita antifragilità, intesa come capacità di agire su situazioni complesse per avviare l’innovazione necessaria all’acquisizione di reali vantaggi per il pianeta e per l’umanità. Per essere antifragili e quindi resilienti, sarà necessario uno sforzo supplementare di creatività e di ricerca. Con questo preciso impegno, le Arti entrano di diritto nell’insieme delle attività umane in grado di guidare lo sviluppo sostenibile e di praticare quello spirito di ricerca, tipico degli artisti, che consente di superare ostacoli apparentemente insormontabili grazie a soluzioni innovative.
L’Accademia delle Belle Arti di Roma, aderendo al protocollo UN SDSN (United Nations Sustainable Development Solutions Network) e forte della sua eccellenza nella formazione teorica e pratica a livello nazionale e internazionale, si inserisce tra gli interpreti dell’obiettivo 4.7 dell’Agenda 2030 nel “valorizzare la diversità culturale e il
contributo della cultura allo sviluppo sostenibile”. L’intento è quello di fornire un effettivo contributo all’allargamento del campo ontologico dello sviluppo sostenibile tramite le Arti, e di diventare un’istituzione di riferimento per l’intera comunità scientifica, imprenditoriale e artistica mondiale.
Il Prof. Jeffrey D. Sachs, Direttore UN SDSN, e altri eccellenti professori, imprenditori e artisti si incontreranno il 28 ottobre nell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Roma in una giornata di studi dedicata al ruolo ontologico delle Arti nello Sviluppo Sostenibile.